Il perché della Psicoecologia.
Nel corso del tempo gran parte della civiltà occidentale si è orientata in direzione di una visione quasi totalmente antropocentrica, di fatto dimenticando del tutto la reale interconnessione esistente tra l’essere umano e l’ecosistema. La natura e l’ambiente sono visti, nella rappresentazione sociale odierna, come una quantità di risorse da sfruttare e la preoccupazione maggiore risiede nel tentare di preservarle quanto più a lungo possibile, attraverso una semplice tregua con l’ambiente naturale. Ciò ha portato alle conseguenze che tutti abbiamo sotto gli occhi, non solo in termini di distruzione dell’attuale ecosistema, ma anche in termini di disagio psichico sempre più generalizzato. E’ ormai noto in letteratura che la percentuale di depressione, ansia generalizzata e psicosi, è significativamente maggiore tra coloro che vivono in grandi contesti urbani, lontani da ogni relazione con l’ambiente naturale.
Numerose ricerche dimostrano che le scene naturali evocano emozioni positive, facilitano il funzionamento cognitivo e promuovono il recupero dalla fatica mentale.
A breve saranno disponibili le date dei primi workshop che si terranno presso Monte Ginezzo, Cortona, Arezzo (www.offgridfarming.it).